Dal 23 maggio, giorno della sua presentazione, a oggi. Luigi Del Neri torna a Vinovo, che sarà la “sua casa”, questa volta nei panni dell’allenatore. Dopo aver conosciuto gran parte della squadra e alla vigilia della partenza per Pinzolo. Nel ritiro in Trentino si inizierà subito a fare sul serio, per puntare con il massimo impegno al primo obiettivo: il preliminare di Europa League di fine luglio.
Un Del Neri che, in attesa di poter lavorare sul campo, inizia a parlare della sua nuova Juve. Ancora prima dell’inizio della conferenza stampa, durante la presentazione delle nuove maglie ufficiali: «Come vorrei la mia squadra? Bella e vincente, non solo sul campo. Le vittorie dipendono da tante cose, ma la logica è di cercare di distinguerci come immagine e comportamento».
Quando inizia a parlare del gruppo e dei giocatori che avrà a sua disposizione, il tecnico friulano espone subito la sua parola chiave: rispetto. «Mio nonno e mio papà me l’hanno insegnato e io ho sempre seguito questa linea durante questi anni. A ognuno spetta un compito. Io ho rispetto di tutti i giocatori e quindi chiedo lo stesso rispetto e l’impegno sul campo. Ieri ho detto a tutti che il passato non mi interessa se non per capire cosa c’è da cambiare. Non so e non mi interessa se ci sono stati problemi nello spogliatoio. Per vivere in una comunità ci sono delle regole che vanno rispettate, dentro e fuori dal campo. Io cercherò di farle rispettare, dialogando e non imponendo».
Un discorso, quello sul rispetto, che si lega molto alla situazione della squadra di oggi. Se è vero che è ancora un “cantiere aperto”, come ha detto Beppe Marotta, Del Neri dovrà lavorare con un gruppo che non sarà quello che inizierà il campionato. Intanto per l’assenza dei Nazionali, ma anche per gli acquisti e le cessioni che in questo periodo sono all’ordine del giorno: «Per me sono tutti giocatori della Juventus, quindi avrò il massimo rispetto per tutti. Per quelli che rimarranno e per quelli che andranno via. Il mio compito è preparare tutti quelli che ho a disposizione per la partita di Europa League del 29 luglio. Il 18 rientreranno i Nazionali su cui credo di poter contare, almeno part time. Nel frattempo valuterò tutti i giovani che sono in ritiro per valutare un loro possibile inserimento».
In attesa di avere tutto il gruppo a disposizione, con il rientro dai reduci dal Sudafrica, il tecnico bianconero fa il punto sulla squadra. «Marotta ha lavorato bene sui difensori e gli esterni. Dobbiamo ancora muoverci nei punti dove sia più carenti. A centrocampo e in attacco siamo ben messi, numericamente e qualitativamente».
Dopo aver giustificato l’assenza di Amauri e Martinez – che arriveranno nel pomeriggio – e “perdonato” Diego per un piccolo ritardo («non pilotava lui l’aereo…»), Del Neri chiude rispondendo alla domanda su Del Piero, più che mai uomo simbolo della Juventus: «Non sarà certo un calciatore part time come ho letto sui giornali in questi giorni. Io conto molto su di lui, per quello che rappresenta, ma soprattutto come giocatore, così come sugli altri. Ieri abbiamo chiacchierato molto e mi ha fatto un’ottima impressione. Se è in forma non ha rivali e quindi non sarà un capitano non giocatore».